Passiamo finalmente al cuore produttivo di Gam Edit: il #repartostampa. Qui si possono toccare con mano gli stampati ECO OFFSET.
Incontriamo Camillo, responsabile del reparto OFFSET. Come in una grande cucina, a lui vengono affidati lastre, inchiostri e carta, dopodiché con la sua grande professionalità lavora gli ingredienti per ottenere il miglior risultato. In questa fase, sono fondamentali le competenze necessarie a fornire la corretta impostazione della macchina ed il controllo delle fasi di stampa. Con gli anni il nostro stampatore ha anche acquisito skills riguardanti la stampa ECO OFFSET. Le procedure imposte dalla validazione del modello hanno reso ancora più qualificata la sua professionalità: il primo vero stampatore “stellato” a basso impatto ambientale.
Fabio segue invece la macchina dove vengono realizzati gli stampati con formato massimo 35x50. Ogni macchina con metodo tradizionale è costituita da diversi castelli che contengono ognuno un colore primario. Per ognuno di essi viene realizzata un’apposita lastra che riproduce la parte dei contenuti per quel determinato colore. Passando nei vari castelli, il foglio macchina viene quindi “impresso” in successione e la somma dei vari passaggi realizza il foglio in quadricromia.
Un’eccezione è fatta per i colori Pantone che vengono inseriti come quinto colore e per i quali vengono quindi realizzate delle lastre apposite. Fondamentale durante questi passaggi è il controllo della resa e del colore, affinché il risultato finale sia conforme ai nostri standard qualitativi, infatti, in ogni fase della produzione il settaggio deve essere mantenuto coerente e costante.
Un discorso a parte va fatto per la stampa digitale, dove ritroviamo Cristofer , che oltre alla fase di pre-stampa, segue anche questa fase più produttiva. Gam Edit ha investito in questo reparto affinché anche con la stampa digitale si raggiungessero i livelli qualitativi dell’offset . E’ un metodo molto diverso, essenzialmente non viene richiesta la realizzazione di lastre di stampa, si procede direttamente dal file digitale, e non c’è una penetrazione dell’inchiostro nella carta ma gli inchiostri asciugano in superficie. E' la scelta migliore quando le richieste riguardano quantità modeste di stampati.
Terminato il processo di stampa, i fogli necessitano di un periodo di asciugatura, prima di passare alle fasi successive di nobilitazione e/o allestimento. Questo passaggio ha tempistiche diverse, sulla base di differenti fattori: tipologia e spessore della carta, effetti grafici, fondi più o meno pieni, tipologia di nobilitazione e allestimento.
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